Il lancio previsto per la primavera 2021: si tratterà di un vero e proprio “Desktop as a Service” e forse coinciderà con la diffusione della versione 10X, integrato con Microsoft 365. E il pc aziendale si trasformerà in un ‘thin client’ low cost
A rivelare il progetto della multinazionale di Redmond è stato il sito ZDNet, letteralmente frugando, a giugno, tra le offerte di lavoro di Microsoft. Una è balzata subito agli occhi dei redattori del sito, la ricerca di un “Program Manager” per la formazione di una nuova squadra di ricerca chiamata “Cloud Pc”. “Una proposta strategica che nasce intorno a Windows Virtual Desktop per un’offerta as a Service da destinare ai clienti business e che intende offrire un’esperienza Windows basata sul cloud che consentirà alle aziende di essere attive in una modalità semplice e scalabile”, era quanto si leggeva nell’annuncio. Da qui a capire che Microsoft sembra pronta a lanciare un servizio completo ‘a domanda’ per il mondo business il passo è stato breve.
Ma in cosa consisterà il servizio e quando potrà partire? Secondo gli esperti, il Desktop as a service di Microsoft potrebbe far parte di uno speciale pacchetto di Microsoft 365 destinato all’utenza professionale e sottoscrivibile con una quota mensile a prezzo unico per ogni account. Il tutto, utilizzando l’infrastruttura cloud di Azure.
In pratica, non ci sarà bisogno di installazioni singole sui pc degli utenti, sulla falsariga di quello che ora già avviene per i Chromebook e ChromeOs, ma al momento della connessione al Cloud, l’utilizzatore avrà a disposizione sia il sistema operativo, sia la suite di Office automation Microsoft 365. Questo comporterà un risparmio notevole per le aziende, che così non avranno bisogno di un ufficio IT preposto alla gestione dell’hardware e del software e soprattutto potranno utilizzare anche i “thin client”, cioè computer senza particolari risorse hardware, aumentando la flessibilità d’uso (pensiamo solo al fatto che non ci sarà bisogno di una postazione fissa per utente, il quale potrà utilizzare qualsiasi device, in qualsiasi località si trovi a operare).
Per quanto riguarda il debutto del servizio cloud pc, potrebbe coincidere con la prima distribuzione dell’edizione 10X del sistema operativo, anzi proprio di un’edizione speciale in grado di lavorare su computer a basso costo e con minori risorse hardware, potendo usufruire di tutti i servizi sulla ‘nuvola’.
Windows 10X doveva debuttare alla fine dell’anno, ma forse anche proprio in vista del nuovo servizio cloud, la versione per singolo schermo è stata di fatto rinviata al 2021, probabilmente a primavera. “Life/Santorini”, questo il nome in codice di Windows 10X, non sarà un nuovo sistema operativo, ma solo una variante semplificata proprio per funzionare sui thin client e soprattutto sui device con caratteristiche innovative come, ad esempio, lo schermo pieghevole, o sui dual screen, come potrebbe essere il già annunciato – ma mai confermato in maniera ufficiale – Surface Neo, oggi previsto solo per la seconda metà del 2021.
Va da sé, comunque, che la versione cloud di Windows 10 non sostituirà quella stand alone, destinata più al mondo consumer, né prenderà il posto dei software per la produttività del pacchetto Office (anche se questo è già disponibile nella versione sulla ‘nuvola’).
Probabile, comunque, che nei piani Microsoft abbia influito anche il dato delle vendite del trimestre appena concluso il 30 giugno scorso. I ricavi crescono del 13% a 38 miliardi di dollari, in linea con le attese e dopo il +15% dei primi tre mesi. I profitti salgono a 11,2 miliardi di dollari, sopra le attese.
Tuttavia, frena il comparto cloud, pur restando trainante, con i ricavi di Azure che avanzano del 47% annuale, contro il +59% dei primi tre mesi e +64% degli ultimi tre mesi del 2019. Forse è in questo la decisione di rafforzare la divisione Cloud e di avviare un nuovo programma come appunto “Microsoft Cloud as a service”. Infatti, deludono le previsioni del prossimo trimestre, per il quale Microsoft stima ricavi in crescita dell’8% a 35,6 miliardi di dollari, contro gli attesi 35,9 miliardi. “Gli ultimi cinque mesi hanno chiarito che l’intensità tecnologica è la chiave per la resilienza aziendale. Le organizzazioni che sviluppano le proprie capacità digitali si riprenderanno più rapidamente ed emergeranno da questa crisi più forte”, ha dichiarato il capo Microsoft, Satya Nadella.
Nel quarto trimestre il segmento del cloud di Microsoft, che include il suo servizio Azure, ha registrato ricavi per 13,37 miliardi di dollari, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente, ma non soddisfacenti secondo le previsioni degli analisti. Le entrate sono aumentate del 6% a 11,75 miliardi di dollari per la sua divisione dei processi aziendali, che comprende LinkedIn, il software di gestione delle vendite Dynamics e gli abbonamenti commerciali di prodotti Office 365.
L’attività di personal computer di Microsoft, che include le entrate derivanti dalle licenze derivanti dalle vendite di pc, dalla piattaforma di gioco Xbox e dai laptop Surface, ha visto un aumento delle vendite del 14% a 12,91 miliardi di dollari. Il business dei contenuti di gioco ha guidato la crescita con un aumento delle vendite del 65% rispetto all’anno precedente. Si prevede inoltre che il business avrà un impulso entro la fine dell’anno, quando rilascerà la sua nuova console di gioco Xbox Series X.
Articolo tratto da questo link repubblica